Questa giornata giunge in ritardo, ahimé grazie al Covid-19, ma impone azioni irrinunciabili che coinvolgono tutti.
La Politica Europea ha indicato il percorso virtuoso da intraprendere con il Green New Deal ed in particolare la Strategia “Farm to Fork” che si applica all’#agroalimentare.
La nuova PAC sarà fortemente influenzata da queste politiche e dovrà garantire che tutta la filiera sia più sostenibile “dal produttore al consumatore” per avere un sistema agroalimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente.
La sostenibilità non è solo ribadita dalla scienza o imposta dalla politica, ma sono gli stessi cittadini che hanno richiesto che il legislatore promuovesse queste politiche. Indicazioni e scelte manifestate e raccolte tramite consultazione pubblica.
La recente Pandemia ha accelerato l’attuazione di queste scelte politiche.
Il cittadino, infatti, ha visto nel Covid-19 il risultato di un modello di sviluppo sbagliato.
“E’ aumentata la sensibilità da parte
dell’opinione pubblica e del consumatore,
verso un modello ecologico, sotteso dalla
stessa strategia “Farm to Fork”.
La ripresa economica post Covid con la liquidità di denaro (chiamato Recovery Fund ma in realtà è “Next Generation EU” coerentemente alla problematica in questione) che verrà messa a disposizione degli stati membri, dovrà essere necessariamente volta in particolare al conseguimento degli obiettivi di questa strategia.
E’ indubbio che le risorse che incideranno sul debito pubblico debbano essere investite responsabilmente e certamente il richiamo etico di Papa Francesco dovrebbe albergare nell’animo di ognuno:
…” che scandalo sarebbe se tutta l’assistenza
economica che stiamo osservando si
concentrasse a riscattare industrie che non
contribuiscono all’inclusione degli esclusi, alla
promozione degli ultimi, al bene comune o alla
cura del creato” …
Il ruolo del consumatore è fondamentale.
La strategia “Farm to Fork (per quanto detto, da non intendersi come filiera corta) chiama in causa il cittadino/consumatore come soggetto attivo e responsabile che deve essere informato affinché le sue scelte e i comportamenti siano coerenti con la sostenibilità ambientale.
L’acquisto, quindi, diventa sempre più un atto morale oltre che economico.
“Dobbiamo votare con il portafoglio”, come sostiene il Prof. Leonardo Becchetti.
E’ indiscutibile infatti che il ruolo del consumatore sia fondamentale per orientare il consumo e lo sviluppo economico.
“Il mondo indubbiamente cambierebbe se tutti
votassero con il portafoglio.”
Alcuni ostacoli, che oggi limitano la libera scelta del cittadino, andrebbero rimossi, ovvero l’essere:
- non consapevole,
- non adeguatamente informato,
- isolato nella sua azione,
- condizionato dal prezzo (c’è chi può e chi non può).
Certamente un grosso passo avanti sarebbe raggiunto se solo il pubblico iniziasse a premiare le aziende virtuose, infatti lo stato gestisce il 20% degli acquisti: il principale consumatore in Italia.
“Lo stato allora per primo potrebbe indirizzare
la nostra società verso un consumo
consapevole e scelte ambientali e sociali
responsabili.”
Un esempio virtuoso da seguire
Il mondo della finanza, spesso poco etico, ha capito che se si vuol proseguire occorre invertire la rotta. Si è iniziato già 12 anni fa ad usare la leva degli investitori per catalizzare il cambiamento sociale ambientale.
Larry Fink, infatti, afferma che senza un fine etico sociale nessuna compagnia potrà sopravvivere in futuro, soccomberà alle pressioni di breve termine degli azionisti, resterà esposta alle campagne degli attivisti ed alla fine darà dei rendimenti inferiori e sarà troppo rischiosa per gli investitori.
Tutti i fondi di investimento, pertanto, si preoccupano della #responsabilitàsociale delle aziende. Quindi anche loro votano con il portafoglio, semplicemente perché non possono caricarsi di un rischio esagerato delle imprese che non operano sul sentiero della responsabilità sociale ed ambientale. Scelte che prima o poi creeranno problemi di conflitto con gli stakeholder.
Ce la possiamo fare acquistando con il portafoglio per incidere sul cambiamento.
“Diventiamo attivisti nel web e proponiamo #iovotoconilportafoglio.”